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29 Febbraio 2024

IL PERCORSO TERAPEUTICO IN CASO DI PARODONTITE

IL PERCORSO TERAPEUTICO IN CASO DI PARODONTITE

Presso il nostro studio attuiamo un percorso frutto delle più aggiornate evidenze scientifiche, nel caso in cui ad un paziente venisse diagnosticata la parodontite. 
La Parodontite è una malattia cronica, la 6ª malattia più diffusa al mondo, che colpisce mediamente il 60% degli adulti nella popolazione occidentale.
La Parodontite è una malattia molto subdola, in quanto quasi sempre asintomatica e se non diagnosticata porta lentamente alla perdita dei denti.
Trattasi  di una malattia multifattoriale (è causata da più fattori) il fattore causale più importante è la presenza di batteri : Placca Batterica, Tartaro.

La malattia parodontale (parodontite) è sempre preceduta dalla gengivite, la differenza è che nel caso di gengivite, essendo localizzata esclusivamente ai tessuti molli e non interessando osso e legamento parodontale può essere arrestata e si può ottenere una “restitutio ad integrum”. 
Dalla gengivite quindi  se opportunamente trattata si può guarire.

La malattia parodontale invece (conosciuta una volta col nome di piorrea) porta sempre alla distruzione dei tessuti profondi di supporto del dente  (osso e legamento parodontale) ed è quindi irreversibile.

LA BUONA NOTIZIA È CHE SI PUÒ ARRESTARE E MANTENERE FERMA A VITA, salvando di conseguenza i denti e migliorando sensibilmente lo stato di salute generale.

Il percorso che proponiamo presso il nostro studio per trattare la parodontite consta di 5 appuntamenti:

●    Il primo step è la diagnosi: in occasione della prima visita o di una visita di controllo verrà eseguita sempre come procedura di screening un test (PSR – Periodontal Screening Recording) per valutare la presenza o assenza della Parodontite
●    Il secondo step è la raccolta dati: che consta di fotografie intraorali , radiografie a basso dosaggio radiogeno, e compilazione della cartella parodontale per stabilire lo stadio ed il grado della parodontite e quindi classificare il paziente in un paziente con un parodontite da lieve a moderata (stadio I – II) o in un paziente con una parodontite da severa a molto severa (stadio III – IV), in modo da potere personalizzare la terapia in base al quadro diagnostico. Vengono in questa fase in oltre condivisi col paziente degli obbiettivi da raggiungere alla fine del percorso terapeutico.
●    Il terzo step è la Terapia Attiva: che è personalizzata in base allo stadio di avanzamento della malattia parodontale. La fase di “Terapia Attiva” consta di 5 appuntamenti (1 Scaling, 2 Root Planning, 2 Deplaquing)
●    Il quarto step è la Rivalutazione: un appuntamento in cui si effettua una nuova Cartella Parodontale, per paragonarla a quella iniziale e valutare i risultati raggiunti. In caso gli obiettivi siano stati raggiunti il paziente entra nella fase di mantenimento, in caso contrario si interviene con procedure specifiche per quei siti che non hanno risposto adeguatamente alla terapia attiva.
●    Il quinto step è la terapia di mantenimento (TPS) o terapia parodontale di supporto: il mantenimento a vita dei risultati raggiunti in cui sono previsti delle sedute di igiene e motivazione personalizzata con una cadenza dettata dall’indice di rischio (ogni 3 mesi /4 mesi /6 mesi). 

Adesso entriamo più nel dettaglio dello step 3 del percorso parodontale: la TERAPIA ATTIVA.

Una volta superati gli step 1 (Diagnosi) e step 2 (Raccolta Dati) si entra nel vivo del percorso cioè si passa a trattare le cause principali (non sono le uniche essendo una malattia multifattoriale) che causano la parodontite.

La TERAPIA ATTIVA NON CHIRURGICA consta di 5 appuntamenti:

Il primo appuntamento è lo scaling sopragengivale: cioè la prima seduta di igiene professionale sopragengivale in cui viene dedicata una parte importante alla motivazione e spiegazione pratica delle manovre di igiene domiciliare. 
Il secondo appuntamento è il Root Planning: in cui (sotto anestesia) vengono decontaminate le tasche presenti con l’ausilio di strumenti mini invasivi dedicandosi, in modo da focalizzare ed ottimizzare i risultati,  a solo due arcate.
Il terzo appuntamento è il Root Planning: in cui (sotto anestesia) vengono decontaminate le tasche presenti con l’ausilio di strumenti mini invasivi dedicandosi, in modo da focalizzare ed ottimizzare i risultati,  alle due arcate rimanenti da trattare.
Il quarto appuntamento è il primo Deplaquing: appuntamento di rimozione Biofilm motivazione e training.
Il quinto appuntamento è il secondo Deplaquing: appuntamento di rimozione Biofilm motivazione e training.

QUANDO È NECESSARIA LA MICROCHIRURGIA

Negli ultimi anni le terapie NON chirurgiche (Terapia Attiva Non Chirurgica) riescono ad arrestare la progressione della malattia nel 70% dei casi, ma esistono dei casi specifici dove per chiudere le tasche bisogna fare ricorso a tecniche chirurgiche di tipo mini invasivo. 


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